Ogni tanto si sente il bisogno di staccare totalmente dai social network: la tecnologia e i social network sono uno strumento fenomenale per rimanere aggiornati, per fare business, per informarsi. Mentre è un vero spreco di tempo passare minuti, ore, a scorrere tra un post e un altro di vite altrui.
Perché stiamo dicendo questo?
Quando fai il social media manager riesci tranquillamente a non passare il tempo sui social per vedere vite altrui, provare sentimenti poco utili come i “vorrei ma non posso”, mentre è impossibile staccare dalle notifiche che derivano da pagine e profili di clienti e quando gestisci diversi clienti (seppure abbiamo scelto di avere un limite massimo) il campanello delle notifiche suona spesso e bisogna rispondere in tempi brevi.
Per quanto siamo maestri anche nell’utilizzo delle automatizzazioni, ci sono cose in cui crediamo: che il rapporto umano sia imprescindibile e quindi preferiamo rispondere agli utenti di persona. Ciò comporta che dopo un po’ la testa non ne può più e si sente il bisogno di prendere aria.
Ognuno di noi ha un rifugio, un luogo che idealizza come il posto dove in automatico si stacca la spina. Il nostro è la montagna e lo è da sempre.
Ci piace molto pensare a come l’amore per la Montagna sia sempre rimasto lo stesso: dalle gite in famiglia, passando per delle semplici passeggiate, al trekking un po’ più spinto con tenda e sacco a pelo o all’arrampicata con gli amici. Sarebbe bugiardo dire che in montagna si stacca totalmente dalla tecnologia perchè utilizziamo tantissimo il gps, amiamo ritoccare fotografie immerso nel verde e nel silenzio, scrivere progetti sull’iPad. Però qui ci si disintossica da tutto ciò che è “social”. La cosa che maggiormente ci spinge a farlo è che quando torniamo al lavoro lo amiamo più di prima! Si ha più ispirazione, idee, riesco a creare in maniera più vivace e spontanea.
Vi lascio con una frase che mi ispira molto, di Paulo Coelho: